Scopriamo la tecnologia della Lanterna, il faro più alto del Mediterraneo
Il Faro di Genova, chiamato Lanterna, è un simbolo della città.
Alto 77 metri (con un'altezza focale di 117 metri), è il faro più alto del Mediterraneo e il secondo in tutta Europa (il primo è di 82,5 metri sull'Île Vierge, in Francia).
L'attuale torre è stata costruita nel 1543, ma il faro esisteva già dal XII secolo. È stato restaurato nel corso del XX secolo e dal 1994 è aperto al pubblico.
Il Museo della Lanterna è adiacente alla torre, all'interno delle fortificazioni delle mura di Genova.
Istituito nel 2006, il museo ripercorre la storia di Genova e del suo porto. Attraverso l’esposizione di lanterne, lenti e strumenti tecnici mostra il funzionamento del faro e la sua evoluzione nel corso degli anni. Una collezione, che risale ai secoli XIX e XX secolo, mette in mostra le varie parti costitutive di un sistema di illuminazione con ottiche rotanti per il segnalamento navale.
La collezione di strumenti tecnici comprende lenti, fari, lampeggianti, scambiatori e valvole. Tutti risalgono alla prima metà del XX secolo, mentre alcuni al primo quarto del secolo, periodo antecedente alla moderna elettrificazione (1936).
Uno degli oggetti più antichi e interessanti è uno strumento della prima metà del XX secolo che utilizza la lente di Fresnel, un tipo di lente compatta composita, originariamente sviluppata per i fari dal fisico francese Augustin-Jean Fresnel.
La lente di Fresnel è più sottile e leggera rispetto a una lente convenzionale perché è divisa in una serie di sezioni anulari concentriche. Può catturare più luce obliqua da una sorgente luminosa. La luce di un faro dotato di questo tipo di lente può essere visibile a maggiori distanze.
Altri importanti strumenti scientifici mostrano l'evoluzione del motore a orologeria derivante dalla meccanica degli orologi da torre. La collezione comprende un esempio di orologio per la rotazione delle lenti prodotto nel primo quarto del XX secolo da Alfonso Curci e Figlio a Napoli per la Marina Militare Italiana.
A partire dall'inizio del XX secolo, in Italia è stato prodotto anche un faro indipendente lampeggiante in acetale o elettromeccanico.
La collezione contiene anche strumenti che rappresentano un'importante storia industriale in Europa. Sono presenti diversi lampeggiatori e scambiatori provenienti da Francia, Regno Unito, Svezia e Germania.
Uno scambiatore è stato prodotto dal produttore tedesco Pintsch Bamag. Fondato nel 1870 da Julius Pintsch, noto soprattutto per l'invenzione del gas Pintsch, utilizza un combustibile compresso per l'illuminazione.
Un lampeggiante a propano prodotto dal produttore francese Clesse Mandet (oggi Clesse Industries), la cui lunga storia ha origine in un laboratorio fondato da Georges Clesse nel 1850.
Traduzioni: Angelica Giallombardo, Fondazione Europeana
Questo post fa parte del progetto Europeana Common Culture, che approfondisce vari aspetti del nostro patrimonio culturale europeo.